Intervista
con Maurizio Cucchi
Foto di Dino Ignani |
Cosa
l'ha spinto a fare il poeta?
Lo ignoro. Ho sempre desiderato
scrivere, anche oscuramente da bambino.
Da
dove parte l'ispirazione?
Da
tutto. Dall'esperienza reale, dal sogno, dall'immaginazione, dalla lettura.
Quale
è il tema più ricorrente nelle sue poesie?
Non
credo ci sia un tema ricorrente.
La
sua poesia preferita?
Il
canto d'amore di J.A.Prufrock, di T.S.Eliot
Chi
è il suo autore preferito, in prosa e in poesia?
T.S.Eliot
e Faulkner.
Qual
è il ruolo del poeta nel 2015?
È tenuto ai margini, ma lavora in
controtendenza per la profondità e la durata. Compie un servizio insostituibile
per la nostra lingua.
Che
cosa fa quando non scrive?
Leggo,
passeggio, ascolto musica, come chiunque.
Quali
testi leggeva da bambino?
Ricordo
Jack London, Il richiamo
della foresta. E poi Tom Sawyer di Mark Twain.